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Si può aprire un negozio in casa? Ecco come fare e quali documenti servono

Nell’era dell’E-Commerce e del commercio in rete anche il concetto di negozio o punto vendita sta mutando. Per questo è importante rispondere alla domanda: si può aprire un negozio in casa? Secondo la legge: sì. Non esiste alcun divieto.

Tipologie di negozio in casa

Vi suggeriamo inoltre alcune altre tipologie di negozio in casa. Non solo e-commerce:

  • una bottega dell’artigianato o del cibo a chilometro zero. Spesso i punti vendita sono allestiti all’interno di una abitazione o di un manufatto produttivo, direttamente nelle antiche masserie e fattorie dove i produttori vivono con la famiglia o la comunità allargata e avviano il processo produttivo;
  • una gelateria direttamente nella fattoria dove vive la famiglia che produce latte e latticini;
  • una enoteca nell’azienda vitivinicola di famiglia, dove risiedono i produttori di quei vini.

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Come aprire un negozio in casa

Non è vietato aprire un negozio in casa. Sia per attività che consentono di vendere prodotti o servizi a livello locale, che internazionale. Le tipologie di negozio in casa possiamo raggrupparle in due macro categorie:

  • Punto vendita allestito in casa per il commercio online, ossia l’attività che consente di vendere prodotti o servizi a livello sia locale che internazionale;
  • Store di prodotti artigianali in uno spazio che ricade all’interno del perimetro dell’abitazione.

Si può fare, dunque, a patto si abbiano permessi e licenze specifiche e si rispettino le norme. Si può aprire negozio in casa quando l’ambiente rispetta tutte le normative vigenti relative all’attività da avviare.

I documenti che servono per aprire un negozio in casa

  • Se il negozio è di superficie inferiore ai 250 metri quadrati non è necessario chiedere la licenza al Comune.
  • Quando il negozio supera i 250 mq occorrono la licenza e la Scia (Segnalazione Certificata di inizio Attività).
  • Per i Comuni inferiori o uguali ai 10mila abitanti, servono licenza e Scia anche per i locali superiori ai 150 metri quadrati.
  •  se il locale è di massimo 250 mq (che diventano 150 se il Comune non supera 10.000 abitanti).
  • In caso di negozio di alimentari, è obbligatoria la frequenza a un corso SAB (Somministrazione Alimenti e Bevande) generalmente organizzato da aziende private o dal Comune/Regione. Il SUAP potrà fornire maggiori indicazioni.
  • Sincerarsi che il locale o lo spazio non necessiti di lavori edilizi o di adattamento. Per questo, meglio consultare un esperto o rivolgersi presso l’Ufficio Tecnico del Comune.

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