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Speciale Salone del Mobile: tra record e… tanto oro

Si è chiusa l’edizione 2017 del Salone del Mobile ed è tempo di bilanci e di inquadrare le tendenze emerse per il futuro dell’abitare. La prima evidenza è che questa edizione è stata molto fortunata, con ben 343.602 presenze provenienti da 165 Paesi diversi, numeri che hanno fatto segnare un aumento del 10% rispetto alla stessa edizione del 2015.

Un’inaugurazione storica

Per la prima volta nella storia del Salone all’inaugurazione è stato presente un Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella, insieme al sindaco di Milano, ha aperto l’evento con un discorso relativo alla crescita economica e sociale del nostro Paese. L’abitare all’italiana, ha detto il Presidente, è un’arte riconosciuta in tutto il mondo da usare come volano per la rinascita delle aziende e delle persone.

Ed in effetti la maggior parte degli espositori era proprio composta da realtà del made in Italy: su duemila espositori solo il 34% era di provenienza internazionale. E dall’estero arrivavano anche i cinque team che, in uno spazio della zona della stazione di Porta Genova, hanno allestito una mostra con i loro progetti per il recupero di vecchi scali ferroviari. Un altro evento, questo, che ha raccolto un successo inaspettato con 35 mila visitatori.

I numeri dell’export raccontano una realtà in crescita. Nei giorni del Salone di Milano, Federlegno ha segnalato un aumento del 5,3% di esportazioni verso la Francia, dell’8,1% verso gli Stati Uniti e addirittura del 18,4% per la Cina.

I nuovi trend dell’arredo, tra oro e oggetti di design

Ciò di cui forse si è parlato di più in questi giorni di Salone sono state le lenzuola d’oro: una parure per letti king size realizzata con un filo composto per il 40% da oro a 24 carati. Il costo parte dai 200mila euro e si tratta di una chicca più che esclusiva, visto che ne sono stati creati soltanto cento esemplari. Ai fortunati acquirenti si fornirà anche un manuale per il lavaggio del prezioso tessuto che, si dice, abbia anche particolari doti energetiche.

Ma al di là delle follie del lusso, non sono mancati gli spunti relativi al riciclo e al risparmio energetico, con poltrone rivestite da abiti usati e lampadine a basso consumo. Il design ha parlato del classico come trend per il futuro: mobili dalle forme alleggerite hanno guidato l’arredamento di molti spazi, all’insegna di legni pregiati, magari intagliati da artigiani ebanisti, o da pelli chiare e acciaio lavorato. La personalizzazione si dimostra ancora un’altra importante chiave dell’industria del mobile, con vetrate dipinte a mano, ferro battuto lavorato sul momento, marmi pregiati e ancora una volta…rifiniture in oro per i più esigenti. E per la clientela estera si studiano oggetti dall’effetto wow, come pianoforti di design ridisegnati e colorati, o lampade particolari e complementi fuori dall’ordinario.

L’ufficio del futuro

All’interno del Salone del Mobile 2017 si è tenuta la biennale dedicata all’arredamento degli uffici, Workspace 3.0. Cosa ci attende nei nostri futuri posti di lavoro? Il co-working la fa da padrone, con scrivanie condivise, grandi tavoli attorno a cui sedersi per fare rete e oggetti di design per le sale relax in cui spegnere la mente. Ma i lavoratori continueranno ad aver bisogno di silenzio e concentrazione, tanto che negli spazi della fiera, si sono esposte cabine di vetro insonorizzate, pannelli fonoassorbenti, alti separatori per le scrivanie e paraventi per dividere le aree dell’ufficio.

Fonte: https://www.immobiliare.it/news/speciale-salone-del-mobile-tra-record-e-tanto-oro-30323