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Superbonus per hotel e strutture ricettive, che cosa prevede l’agevolazione

Nel decreto Pnrr sono stati stanziati 500 milioni di euro per la riqualificazione degli alberghi, tra credito di imposta all’80% e contributi a fondo perduto.

I bonus, che erano stati inizialmente inseriti in una bozza di decreto del Ministero del Turismo, sono ora stati inseriti nel decreto per l’attuazione del Pnrr, che ha ricevuto di recente il via libera del Consiglio dei Ministri.

I destinatari di questo bonus sono gli alberghi, gli agriturismi, le strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale. Vengono compresi anche: gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.

Come può essere utilizzato il “Superbonus alberghi”

È previsto un credito di imposta dell’80% delle spese realizzate per interventi di riqualificazione delle strutture. Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile. I fondi sono suddivisi in 100 milioni per il 2022, 180 milioni per il anni 2023 e 2024, 40 milioni per il 2025.

Le spese ammesse sono quelle volte a:

  • incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
  • realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature;
  • processi di digitalizzazione.

Tra queste spese sono anche ammissibili quelle per la progettazione. Il progetto deve rientrare nei principi della “progettazione universale” secondo la Legge 18 del 3 marzo 2009.

di Samantha Ruboni

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