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7 grattacieli “avveniristici” da ammirare con lo sguardo rivolto al cielo

Il 3 settembre è stata la giornata mondiale dei grattacieli: edifici che si amano o si odiano, ma davanti ai quali è difficile rimanere indifferenti. Il primo venne edificato nel 1885 a Chicago e inizialmente con il termine “grattacielo” ci si riferiva a edifici fra i dieci e i venti piani. Ma dal secolo scorso a oggi si sono toccate vette mai immaginate prima come quella del Burj Khalifa di Dubai, che con i suoi 830 metri, è oggi il grattacielo più alto del mondo.

Secondo una classifica del 2017, stilata dalla società Emporis, New York è la città con il maggior numero di edifici che superano i 100 metri. Attraversando tutto il mondo e scendendo di diverse posizioni al 56° posto si trova la città di Milano con i suoi 16 grattacieli.

Con materiali sempre più d’avanguardia, tecnologie e studi avanzati oggi i grattacieli non mirano più solo a conquistare nuove altezzae, ma anche a nuove forme futuristiche e strabilianti. Ecco perché vogliamo mostrerne alcuni tra i più caratteristici.

Il Bosco Verticale

Cominciando da casa non si può non citare il famoso Bosco Verticale di Milano, una “creatura” di Stefano Boeri, che vede la natura protagonista dello spazio urbano. Idea molto apprezzata dentro e fuori l’ambiente degli addetti ai lavori ed esportata in diversi luoghi come nelle città cinesi di Huanggang e Nanjing.

Il Bosco verticale di Milano

Grattacielo Pirelli 39

Sempre a Milano rinasce a nuova vita il grattacielo Pirelli 39. L’edificio, da realtà ormai non più conforme alle norme anti-sismiche e con problemi strutturali, diventerà simbolo del rinnovamento urbanistico e dell’attenzione al green. Sorgerà nel cuore di Porta Nuova, vicino alla modernissima Stazione Centrale e il suo nuovo Mercato. Il risultato sarà uno slancio verde verso il cielo affiancato da un ponte sospeso.

Insieme ai palazzi Gioia 22, Pirelli 35 e Gioia 20, fa parte di un progetto di riqualificazione in atto a Milano ormai da tempo.

Il grattacielo Pirelli 39 a Milano

Il grattacielo di Intesa Sanpaolo

Rimanendo in Italia passiamo al famoso grattacielo torinese di Intesa San Paolo progettato da Renzo Piano: l’unico centro direzionale in Europa ad aver ottenuto il livello platinum della certificazione Leadership in Energy and Environmental Design, assegnata per le strutture edificate e gestite con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale.

Il grattacielo di Intesa San Paolo a Torino

The Helix

Nel nuovo headquarter, in Virginia, Amazon ha ideato una struttura simile a una grande doppia elica. Il risultato sarà quello di una punta che svetta dalla terra per bucare il cielo. The Helix, l’edificio nella contea di Arlington, non è ancora terminato ed è già soggetto a interpretazioni: a chi sembra la struttura del Dna, a chi ricorda la conchiglia di un paguro, chi ci vede la punta di una vite e chi una pigna. L’unica certezza sarà l’importanza dedicata all’elemento naturale.

Disegnata dallo studio di architettura NBBJ, la sede di Amazon prevede, infatti anche un anfiteatro per concerti all’aperto e proiezioni di film nel verde e zone in gestione ad agricoltori locali.

Il grattacielo The Helix di Amazon
Credits aboutamazon.com

M+, Hong Kong

Lo skyline del famoso porto di Hong Kong, sta cambiando aspetto con uno dei progetti culturali più ambiziosi di sempre. Infatti dopo altri distretti anche quello culturale di West Kowloon si arricchisce di una nuova struttura. M+ è il nome dell’edificio, firmato dallo studio Herzog & de Meuron, che ambisce a diventare una nuova icona architettonica.

Questo grattacielo vuole rivoluzionare il concetto di museo, termine riduttivo per descriverne natura e funzione: infatti M+ è il primo spazio permanente dedicato alla cultura visiva contemporanea (design, architettura e arte in movimento del ventunesimo secolo) in Asia.

Il grattacielo M+ a Hong Kong
Credits Virgile Simon Bertrand via theartnewspaper.com

Fondazione Luma

L’Archistar Frank Gehry torna su richiesta della collezionista, mecenate nonché fondatrice e presidente della Fondazione culturale LUMA a firmare una torre all’interno nella nuova sede dell’associazione.

La Fondazione culturale ha inaugurato il 26 giugno il nuovo campus culturale ad Arles, nella Francia del Sud. La struttura sorge all’interno del Parc des Atelier, recuperando così un ex deposito ferroviario pronto che si appresta a diventare un punto di riferimento sia culturale sia visivo.

Il grattacielo Fondazione Luma ad Arles
Credits Adrian Deweerdt via Domus

Norra Torner

Nel 2013 OMA ufficializzava l’avvio del suo primo cantiere in Svezia col progetto Norra Tornen, oggi portato a compimento con il termine della seconda torre, Helix: alta 110 metri e appena 15 in meno della sua gemella dirimpettaia. Questa struttura vuole farsi promotrice di una nuova idea di grattacielo, puntando non alla storica monumentalità di questi edifici, ma all’accoglienza. Reinier de Graaf, partner OMA e responsabile del progetto, ha specificato chiaramente questo elemento in occasione della vincita, nel 2020 del premio International High-Rise Award (IHP).

Il grattacielo Norra Tornen
Credits Laurian Ghinitoiu per Oscar Properties. Courtesy OMA

di Linda Compagnoni

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