Un progetto interessante e innovativo nasce a Rimini con il nome di Demo Hotel: un hub di sperimentazione per l’hospitality che unisce tecnologia, recupero, inclusività e comfort.
L’operazione ha permesso di recuperare una vecchia pensione in disuso di 1000 metri quadrati, che è stata completamente abbattuta per creare nuovi spazi.
L’albergo naturalmente è aperto ai turisti e poi d’inverno viene usato anche per ospitare partecipanti ai corsi o per altri eventi.
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Come nasce il progetto
Il proprietario, Mauro Santinato, che è presidente della società di consulenza e formazione Teamwork Hospitality e che ha investito circa 2 milioni di euro tra acquisizione e ristrutturazione, racconta come è nato questo progetto: “Deriva da un’idea nata dall’esperienza professionale di consulenza che prevedeva la ricerca di un albergo-scuola dove poter fare sperimentazione, una sorta di albergo showroom, una demo come dice il nome stesso dell’hotel“.
Nel gennaio 2020 viene rilevata la pensione ormai obsoleta e abbandonata, viene sventrata e affidata ai lavori di 14 diversi studi di architettura e a ben 100 aziende fornitrici: per la realizzazione delle camere si sono avvicendati 4 fornitori di porte, sono state selezionate maniglie e mattonelle di ogni tipo, una ventina di radiatori diversi, e un architetto si è occupato in modo specifico degli spazi comuni e dell’area esterna.
Santinato spiega: “L’obiettivo era quello di creare un luogo dove si tengono i corsi, dove si incontrano architetti e fornitori, con una zona dedicata al coworking“.
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Una struttura all’insegna della tecnologia
Dalle 30 camere iniziali della vecchia pensione si è deciso di ricavarne 9: esse hanno una superficie minima di 42 metri quadrati e parecchie hanno due bagni. A 9 architetti diversi sono state assegnate le 9 suite da reinventare con l’indicazione “fate la camera che avreste voluto” e pertanto, dopo aver consegnato il layout con le dimensioni, ogni professionista ha potuto sbizzarrirsi con la propria creatività.
Sono stati installati impianti di ultima generazione, tra cui un modello Edison sperimentale, il fotovoltaico e le colonnine di ricarica per auto e bici. L’hotel, inoltre, è abilitato per il self check-in e nelle camere, a cui si accede con un codice, ci sono Smart Tv e la app Alexa. Due camere sono state dotate anche di attrezzi Technogym con cyclette a disposizione degli ospiti.
Eliminazione delle barriere architettoniche
Non si è dimenticato di adottare tutte le accortezza per rendere il luogo ospitale anche a persone con disabilità, progettando soluzioni apposite ed eliminando le barriere architettoniche, grazie alla consulenza di Roberto Vitali, co-fondatore di Village for all.
di Vincenza Formica
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