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BFF compra due padiglioni di FieraMilanoCity a Portello

BFF Bank, il più grande operatore di finanza specializzata in tutto il suolo europeo, si amplia. Infatti l’ente, specializzato in smobilizzo pro soluto di crediti commerciali verso le PA (Pubbliche Amministrazioni) ha da poco siglato una transazione di acquisto di uno spazio all’interno della Fiera di Milano nella zona di Portello. Nello specifico, ha preso i padiglioni 3 e 4 e ha in programma di riqualificarli, rendendoli adatti alla costruzione della loro nuova sede centrale. Si pronostica che il nuovo centro potrà essere operativo entro i primi tre mesi del 2024.

Come sarà la nuova dimora di questa importante azienda

Lo stabilimento sarà chiamato “Casa BFF” e potrà ospitare i 500 dipendenti che ad ora lavorano in 2 uffici diversi nella città di Milano. La scelta di spostare la sede rientra in un’ottica di rinnovamento che il gruppo ha messo in atto da diversi anni. Infatti si tratta del terzo caso di trasferimento e rinnovamento degli spazi di lavoro. Il primo è avvenuto in Polonia, a Lodz nel 2019. Il secondo invece si è svolto a Madrid l’anno successivo.

La sostenibilità e la cura al primo posto

La nuova idea è nata dalle menti dai fondatori di OBR (acronimo per Open Source Building), Paolo Brescia e Tommaso Principi. Il duo ha voluto costruire seguendo dei dettami specifici per conseguire la certificazione “Leed Platinum”, ovvero un riconoscimento dell’U.S Green Building Council che premia l’ecosostenibilità in ambito edilizio. Dietro a questo proposito c’è anche però il concetto di cura del personale: gli ambienti infatti saranno disposti in modo da creare il più possibile un senso di comunità e integrazione.

Un’esemplificazione di questo progetto, il “flying carpet” energetico e l’Agorà

A testimoniare la particolare attenzione verso l’ambiente è il “flying carpet” (in italiano “tappeto volante”) energetico. Si tratta di una figura rettangolare che somiglierà all’oggetto magico di cui prende il nome nelle prospettive della città viste dall’alto. Si tratterà di un’area geometrica di circa 2.600 metri quadrati interamente composta da pannelli solari. Si stima che quando sarà messa in funzionamento possa produrre energia per sostenere totalmente l’edificio con una produzione di circa 360 megawatt. Anche dietro all’area di accesso alla metropolitana si cela un concetto che mira all’aggregazione. Nel progetto infatti viene chiamata Agorà, richiamando la piazza greca, cuore pulsante delle poleis, antico ritrovo di filosofi e politici. Questo diventerebbe un luogo per tutti e di tutti.

di Francesca Pozzo

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