L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il software con il quale i contribuenti possono comunicare la scelta dello sconto in fattura o della cessione del credito in modo tale che il programma distingua fra coloro che hanno usufruito di una delle due opzioni prima dell’entrata in vigore del Decreto Anti-frodi e dopo.
Capiamo meglio di che cosa stiamo parlando.
Bonus edilizi: che cosa è cambiato dal 12 novembre
Il 12 novembre è entrato in vigore il Decreto-legge n. 157, il cosiddetto Decreto Anti-frodi, che ha introdotto alcune novità in materia di bonus edilizi.
Una delle più importanti è che, a partire da quella data, per potere fruire dello sconto in fattura o della cessione del credito relativi a Sismabonus, Bonus facciate, recupero del patrimonio edilizio e installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici è diventato obbligatorio il visto di conformità (il documento che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta). Fino al 12 novembre, invece, tale visto era necessario esclusivamente per i lavori agevolabili con il Superbonus 110%.
Sconto in fattura e cessione del credito esercitati entro l’11 novembre
Subito dopo l’introduzione del Decreto Anti-frodi molti contribuenti si sono rivolti all’Agenzia delle Entrate per avere alcuni chiarimenti. Per esempio c’è chi ha chiesto che cosa sarebbe successo a coloro che avevano pagato le fatture del fornitore entro l’11 novembre, quando non era ancora necessario il visto di conformità, ma non lo avevano comunicato per via telematica prima del 12 novembre, data a partire dalla quale il visto era richiesto.
L’Agenzia delle Entrate prima ha confermato il loro diritto a fruire delle opzioni di sconto in fattura o cessione del credito, dopodiché ha aggiornato il software di trasmissione in modo da tenere conto di questa particolare situazione.
di Laura Fabbro
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