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Bonus edilizi: scoperta una maxi truffa da oltre 400 milioni di euro

Nuova indagine da parte della Guardia di Finanza sulle truffe finanziarie legate ai bonus edilizi. Un gruppo di imprenditori con base a Rimini ha creato e commercializzato per 440 milioni di euro falsi crediti di imposta, introdotti tra le misure di sostegno emanate dal Governo con il Decreto Rilancio.

Perquisizioni e arresti in tutta Italia

A fine gennaio gli agenti della Guardia di Finanza di Rimini, con il supporto di reparti territoriali e del Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche, hanno eseguito perquisizioni in Emilia Romagna e in diverse altre regioni italiane fra cui Lombardia, Lazio, Campania e Veneto. Per il momento le Fiamme Gialle hanno disposto 35 misure cautelari, con 8 persone finite in carcere, 4 ai domiciliari e 23 a cui è stato interdetto l’esercizio di impresa, ma gli indagati sono molti di più: in totale 78 fra imprenditori e commercialisti, accusati di avere organizzato una maxi truffa ai danni dello Stato.

Come è stato scoperto il meccanismo dei falsi crediti

I controlli sono partiti a seguito dei dati emersi nel corso di un’indagine a carico di una società coinvolta in un procedimento penale per reati fallimentari. Gli agenti della Guardia di Finanza hanno così scoperto che l’organizzazione criminale creava falsi crediti di imposta generati da Sismabonus, Bonus facciate e Bonus locazioni e li monetizzava cedendoli ad acquirenti ignari della truffa perché li portassero in compensazione nella dichiarazione dei redditi.

Non si tratta della prima truffa legata ai bonus edilizi di cui vi parliamo, come conferma per esempio questo articolo, ma ciò che colpisce in questa vicenda è che la banda di criminali non si è lasciata scoraggiare dalle misure introdotte dal cosiddetto Decreto Anti-frodi, ma ha continuato a operare e a reinvestire il denaro ottenuto in modo illecito.

di Laura Fabbro

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