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Casa su Marte. Ecco una simulazione su come vivrà l’uomo sul pianeta rosso

La realtà sta superando la fantasia: secondo la NASA, siamo ormai vicini alla fatidica data in cui il primo uomo metterà Marte, altresì detto pianeta rosso.

Stando ai calcoli degli esperti, nel 2050 dovremmo essere pronti a vivere stabilmente su Marte, un’idea che solo qualche anno fa sembrava fantascienza e che ha trovato spazio nell’opinione pubblica mondiale.

Difficile abitare Marte, ma non impossibile

Gli scienziati spaziali sostengono che andremo su Marte nel 2038. Ma gli ostacoli maggiori si riscontrerebbero non tanto nel viaggio di andata, ma soprattutto in un eventuale ritorno.

E ancora di più nell’habitat poco adatto alla vita umana. E allora, come dovranno essere le case su Marte per permettere la sopravvivenza dell’uomo?

Gli scienziati dell’Indian Space Research Organization stanno cercando la risposta simulando al chiuso, in laboratorio, come sarebbe la nuova vita “marziana” dell’uomo.

Il progetto sta impiegando numerosi scienziati spaziali, architetti, ingegneri, designer e persino bambini in età scolare per la casa ideale per vivere su Marte.

Come deve essere la casa su Marte

La casa su Marte deve essere sotterranea, anche per proteggere gli edifici e l’uomo dalle polveri che si stratificano continuamente in pochi secondi.

Le raffiche di vento possono essere violente. Peggio ancora, l’atmosfera marziana è molto sottile, ed è composta quasi del tutto da anidride carbonica, con tracce di azoto e pochissimo ossigeno: quindi non respirabile per un essere umano.


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I primi “mattoni” della casa su Marte

La casa su Marte è una abitazione avveniristica concepita per ambienti estremi come l’Antartide. La casa marziana è stata realizzata analizzando i materiali di cui dispone il pianeta. “La cosa fondamentale per vivere sul Pianeta rosso è che le abitazioni siano completamente ermetiche perché l’atmosfera all’esterno è essenzialmente velenosa. Bisogna essere in grado di tenere fuori tutte le radiazioni solari e cosmiche”, spiegano gli ideatori. Per questo parte dell’abitazione dovrà essere realizzata sottoterra, sarà alimentata da pannelli solari, e dovrà resistere alla temperatura di -62 gradi Celsius.

La casa ideale all’ombra del Monte Olympus, il rilievo alto 25 Km su Marte, sarà costruita con mattoni di batteri marziani.

Un “cemento” che unisce il terreno marziano con gomma di guar, urea, cloruro di nichel e un batterio chiamato Sporosarcina pasteurii. Un materiale a basso costo e molto funzionale e resistente. I batteri filtrerebbero in profondità negli spazi dei pori, usando le proprie proteine per legare insieme le particelle, diminuendo la porosità e confezionando mattoni più resistenti.

Le difficoltà nella costruzione di una casa su Marte

Ma questi mattoni devono essere costruiti sulla nostra cara terra e poi vanno spediti su Marte. L’agenzia indiana ha intenzione di farlo nella prossima missione spaziale per valutare in che modo i batteri modifichino il loro comportamento in microgravità.

Il team di Indian Space Research Organization continuerà a creare l’atmosfera marziana al chiuso, in laboratorio, per simulare la vita umana su Marte.

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