Fair Play: quante volte ne abbiamo sentito parlare in ambito sportivo, per sottolineare l’importanza di lealtà e correttezza fra giocatori in campo. Ma il mondo dello sport non è il solo ad averne bisogno.
Lo sa bene la scrittrice Eve Rodsky, che ha pensato di portarlo anche in famiglia, fra le mura domestiche e di dare vita al suo “metodo Fair Play”. L’autrice ne parla nel libro Come ho convinto mio marito a lavare i piatti, edito da Vallardi, un’opera nata da molteplici informazioni ed esperienze di donne raccolte dall’autrice per risolvere in primo luogo le tensioni generatesi all’interno della sua famiglia, a causa di una cattiva distribuzione degli impegni domestici, in particolar modo dopo la nascita dei suoi figli.
La moglie single e il lavoro invisibile
Il libro analizza la sensazione di solitudine e stress vissuta da molte donne che si ritrovano a dover gestire la casa e i figli senza l’aiuto del proprio partner.
Chiuse fra le mura domestiche le donne si occupano dell’accudimento dei bambini, delle faccende domestiche e delle varie commissioni mentre i compagni sono al lavoro. Si tratta di “mogli single”, secondo la definizione coniata dalla psicologa Sherry L. Blake, per descrivere donne che hanno una relazione stabile, ma che portano per lo più sulle proprie spalle il peso della famiglia.
Un carico che può aumentare notevolmente con il rientro al lavoro, quando tutto ciò che riguarda la casa deve essere gestito prima di uscire o rientrate a casa dal posto di lavoro.
Un mazzo di carte per dividersi i compiti in casa
Per aiutare le donne e risolvere queste problematiche, Rodsky ha ideato uno speciale mazzo di 100 carte. Al suo interno si trovano tanti diversi “set”:
- le carte del “set casa” includono le faccende domestiche;
- il “set cure” comprende operazioni come il bagnetto dei bambini o il cambio pannolini;
- il set “magia” è, invece, dedicato alla cura delle relazioni: anniversari, compleanni, ma anche la fatina dei denti o Babbo Natale.
Giocare con queste carte è semplice: i membri della coppia si siedono e si dividono il mazzo, in modo da ottimizzare la gestione delle incombenze da una parte e dell’altra riuscire a ottenere anche del tempo libero da dedicare alle proprie passioni.
Rodsky ritiene fondamentale impedire l’annullamento del genitore per la famiglia e si batte per il mantenimento di spazi personali.
Rendere visibile l’invisibile
Con la sua semplicità, il mazzo di carte ha il merito di dare importanza e rendere visibili le tante attività domestiche e di cura, cui spesso non viene dato il giusto peso e di fare in modo che entrambi i partner possano sperimentare l’impegno necessario al loro svolgimento.
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