Il Tan, che vuol dire Tasso Annuale Nominale, può essere letto da due punti di vista: quello del debitore, per il quale rappresenta la somma di denaro che versa, come tassi di interesse, in base alla somma del prestito ricevuto.
Può essere visto anche dal punto di vista del creditore che riceve un compenso annuo per il prestito che ha effettuato. Bisogna però precisare che nei normali piani di ammortamento di prestiti e mutui l’interesse non viene pagato in un’unica soluzione a fine anno, ma viene ripartito su ogni rata mensile in scadenza.
In particolare, nei piani di ammortamento alla francese, la quota interesse restituita con la rata all’inizio del periodo di rimborso è superiore a quella della quota capitale, diminuendo via via all’aumentare della seconda. Nelle ultime rate, infatti, si rimborsa quasi esclusivamente soltanto la quota capitale del prestito o del mutuo contratto.
TAEG: COSA È E COME CALCOLARLO
Cos’è il TAN
Il TAN rappresenta il valore percentuale su base annua degli interessi relativi a un prestito o finanziamento. Ha un effetto diretto sull’importo delle rate previste dal piano di ammortamento. Quindi se un mutuo, per esempio, viene concesso con un Tan al 2,5% significa che alla quota capitale della rata verrà aggiunto un interesse del 2,5% diviso per il numero di rate annue da pagare.
Qual è la differenza con il TAEG
Il Tan, però, non include gli oneri accessori e le spese aggiuntive a carico del cliente durante la durata del finanziamento. Per questa ragione non può essere considerato un indicatore del costo complessivo di un finanziamento e della sua convenienza. Infatti, comunemente il TAN viene accompagnato dal TAEG che invece include gli oneri accessori e quindi risulta essere un indice più completo del costo di un finanziamento.
Taeg, che significa Tasso annuo effettivo globale, indica perciò con precisione la differenza fra diversi finanziamenti perché rappresenta il costo totale del prestito o mutuo.
Ecco le spese incluse nel Taeg:
- polizze aggiuntive obbligatorie;
- gestione della pratica;
- costi delle operazioni di pagamento;
- apertura e gestione del conto corrente.
Non sono incluse:
- spese del notaio;
- imposte;
- spese di perizia.
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