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Darsena del Sale di Cervia: nuovo spazio culturale e d’intrattenimento

Il Magazzino del Sale di Cervia è un complesso pre-industriale che risale al 1712. Circondato dall’acqua del Canale che attraversa la cittadina e da incantevoli giardini, questo edificio è caduto in disuso a partire dal Dopoguerra.

Nel tempo sono stati svolti alcuni tentativi di recupero per provare a restituire all’immobile l’antico splendore e renderlo nuovamente parte dello spirito della comunità. Il magazzino è, infatti, parte di una cultura e una società nate intorno all’estrazione dell’oro bianco dalle saline situate proprio alle sue spalle.

Il Magazzino del Sale di Cervia nel 2022

All’inizio di quest’anno, l’imprenditore Leopoldo Cavalli grazie anche al supporto dell’amministrazione comunale e regionale ha restaurato l’intera struttura.

Oggi è aperta al pubblico come centro dedicato al benessere, alla ristorazione e all’intrattenimento culturale, sotto il nome di Darsena del Sale. L’apertura ufficiale è avvenuta la notte di Capodanno, mentre l’innovativa Spa ha visto la sua apertura poco dopo, il 22 gennaio 2022.

La nuova struttura

La Beauty Spa si sviluppa su quattro livelli e si estende per un’area insonorizzata di oltre 600 metri quadri. Propone trattamenti tecnologicamente avanzati come crioterapie e floating meditativi. Il terzo piano si presenta, invece, come un percorso rigenerante su un letto di sale di Cervia a temperature controllate e differenziate.

Per la ristorazione sono disponibili in totale 500 posti a sedere, di cui 300 all’interno. Le proposte vanno dalla cucina mediterranea alla pizza gourmet, dalla steakhouse alla pâtisserie.

Per quanto riguarda l’intrattenimento, è possibile godere di spettacoli teatrali come di musica d’autore che in estate possono contare su un elegante e originale palco galleggiante esterno in grado di accogliere fino a 2000 persone.

L’intervento di restauro

I lavori di recupero hanno investito un’area complessiva di oltre 20.000 mq in parte affacciati sul canale tra il Ponte mobile e il Ponte di via Cavour. Di questi, circa 3.000 interni all’edificio storico in mattoni.

All’interno sono stati mantenuti i diversi livelli delle strutture in ferro e cemento e le vasche d’acqua progettate dall’architetto Giancarlo De Carlo negli anni ’80 con lo scopo di convertire il complesso in un osservatorio navale.

Complessivamente l’investimento è venuto a costare sui 12 milioni di euro, metà dei quali messi a contributo dal Comune e dalla Regione grazie ai fondi europei.

Leopoldo Cavalli ha vissuto il progetto come una missione: «La Darsena non è uno showroom per le nostre aziende, ma un’operazione dove al centro mettiamo i visitatori. L’obiettivo è di massimizzare il loro benessere attraverso una serie di stimoli visivi, uditivi, tattili, ma anche culturali e nutritivi. Una sorta di esperienza totalizzante, piacevole ed educativa insieme, perché si sperimentano nuovi elementi per migliorare la qualità della vita».

di Linda Compagnoni

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