Chiamatelo, se volete, tocco magico. A loro basta poco per cambiare il volto di un appartamento e farlo, così, spiccare tra la miriade di annunci che affollano il web. Stiamo parlando degli home stager, i professionisti della valorizzazione immobiliare.
Quella che negli Stati Uniti rappresenta, nel momento in cui si decide di vendere casa, una prassi, si sta ora diffondendo anche in Italia. Gli home stager sono sempre più ricercati perché capaci di fare la differenza in un mercato immobiliare che fatica ancora a rialzarsi. L’offerta supera ampiamente la domanda, così chi vuole piazzare la sua abitazione deve riuscire a presentarla in modo professionale. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Ed ecco, allora, arrivare in soccorso dei professionisti che compiono interventi mirati sulla casa con il solo obiettivo di venderla. Spesso gli arredi che presentano, soprattutto se l’immobile è vuoto, sono solo temporanei, volti a suggerire le potenzialità di un certo spazio.
Per questo chi è interessato a intraprendere l’avventura dell’home staging deve investire in un minimo di magazzino. Ma, soprattutto, deve puntare sulle competenze: dal marketing immobiliare all’interior design, fino alla fotografia. Ci sono scuole specifiche nelle grandi città come Milano, Roma e Bologna. Molti tra questi professionisti hanno un background nel settore immobiliare, nell’edilizia, nell’architettura. Come in ogni lavoro, serve prima di tutto la passione. Per la casa, in questo caso. La maggior parte dei professionisti nel settore dell’home staging sono donne: si tratta di un lavoro autonomo e molto flessibile, che permette quindi di ritagliarsi spazi per famiglia e amici. Tra gli ingredienti fondamentali per fare carriera come home stager anche le relazioni con i clienti e con le agenzie immobiliari, in modo da costruire una buona rete di contatti.
di Giovanni Marrucci
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