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Hotel e turismo, la destagionalizzazione porterebbe 7 miliardi in più

Un recente studio condotto da World Capital ha analizzato il grado di attrattività territoriale e di destagionalizzazione del turismo in Italia e in altri 6 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo: Malta, Portogallo, Francia, Spagna, Grecia e Croazia.

Dal report – lo Snapshot Hospitality – è emerso che se per grado di attrattività il Belpaese non ha nulla da invidiare agli altri stati analizzati, ma per quanto riguarda la stagionalità ha ancora degli aspetti da migliorare.

Più nel dettaglio, se l’Italia adottasse una strategia di destagionalizzazione del turismo, raggiungendo così la stessa percentuale di presenze registrate per esempio a Malta nei mesi di bassa stagione (marzo, aprile, ottobre e novembre) e del Portogallo (ottobre), la spesa turistica potrebbe raggiungere un aumento di addirittura 7 miliardi di euro.

Snapshot Hospitality: i dati dello studio

Alcune destinazioni come Malta, Portogallo, Francia e Spagna riescono ad assicurare un buon livello di occupazione delle strutture alberghiere anche in mesi come ottobre, novembre, marzo e aprile. La Grecia invece ha livelli di occupazione molto più elevati in estate (maggio-settembre) rispetto al periodo fuori stagione.

Considerando i dati dell’occupazione dei posti letto nei mesi antecedenti e successivi all’alta stagione (marzo, aprile, ottobre e novembre), è stato possibile stilare una classifica dei Paesi considerati in base al loro livello di destagionalizzazione del turismo.

Al primo posto per destagionalizzazione troviamo Malta (76,4% di occupazione), poi Spagna (63,7%) e Francia (60,8%). L’Italia invece si posiziona al sesto posto, registrando una media di occupazione del 42,9%. Emerge così che anche in primavera ed in autunno, Paesi come Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Malta, Grecia e Croazia possono puntare ad avere ancora un buon numero di turisti, vista l’attrattività del territorio e il clima favorevole.

L’Italia ha tutto il potenziale per performare, e in alcuni casi superare, alcuni Paesi come Francia, Spagna, Grecia, Croazia, Malta e Portogallo, sia in termini di presenze, che di spesa turistica. Come si evince dal nostro rapporto, per far questo, l’Italia dovrebbe adottare una strategia di destagionalizzazione del turismo, allungando la propria stagione turistica anche nei mesi di ottobre-novembre e marzo-aprile. Per questo è importante sviluppare una consapevolezza delle bellezze presenti nel nostro territorio. Oltre al turismo balneare e culturale, l’Italia dispone di un’ampia offerta turistica, come il turismo naturalistico, che comprende aree naturali, riserve marine, attività montane, agriturismi e aree rurali. Il turismo enogastronomico, che può essere praticato durante tutti i mesi dell’anno, e che dona la possibilità di vivere il territorio, di conoscere il paese e le sue tradizioni attraverso il cibo. Infine il turismo sportivo per chi ama fare passeggiate, andare in bici, nuotare e praticare sport acquatici e d’avventura.

Andrea Faini, CEO di World Capital

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