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Il settore uffici di Milano non perde l’appeal

Ci sono banche, istituti di credito e asset manager fra gli investitori che hanno deciso di puntare sul mercato immobiliare milanese degli uffici proprio in un anno difficile come questo. A quanto pare, nonostante gli interrogativi che ruotano intorno sia alla ripresa economica sia proprio al modo di lavorare del futuro, il capoluogo lombardo non perde il suo appeal. Vediamo qualche esempio.

Immobili di pregio in posizioni strategiche

Tra gli edifici oggetto di interesse ci sono la ex sede di Poste Italiane in piazza Cordusio, la cui vendita è stata affidata a Mediobanca da parte di Kryalos Sgr, e Casa Girola in via Broletto, che da ottobre è diventata la nuova sede di Banca Intermobiliare. Ciò conferma che gli investitori istituzionali rimangono interessati a immobili di rappresentanza situati in zone centrali o comunque strategiche, maggiormente penalizzate dalla pandemia per quanto riguarda il settore residenziale. Citiamo inoltre anche Vontobel Wealth Management, che ha inaugurato una nuova sede di consulenza in via Santa Maria Segreta a luglio, e Comgest, società di asset management indipendente e internazionale, che a sua volta ha deciso di aprire un ufficio a Milano questa estate.

Un mercato resiliente

Smartworking e disoccupazione impatteranno sul settore uffici, che però, secondo gli esperti, rimarranno fondamentali per l’attività produttiva e quindi non sono destinati a sparire. Ecco perché gli investitori italiani e stranieri puntano soprattutto su Milano, il cui mercato immobiliare “nonostante gli effetti della pandemia soprattutto nella prima metà del 2020, continua a essere molto resiliente”, come afferma Paolo Federici, market head di UBS Global Wealth Management nel nostro Paese. Molto, però, dipenderà anche dalla ripresa economica.

di Laura Fabbro

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