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Immobili commerciali: come fare per stipulare un contratto con cedolare secca

Dallo scorso anno, cioè da quando è stata emanata la Legge di Bilancio 2019, è stata estesa la possibilità di accedere ai contratti con cedolare secca anche a quegli immobili commerciali che rientrano nella categoria catastale C1. Nella pratica, si sta parlando di negozi e piccole botteghe. Se quindi si vuole abbandonare il regime ordinario ed effettuare il passaggio al nuovo, si possono seguire le istruzioni fornite direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Proviamo a vederle insieme.

Prima di tutto, bisogna presentare il modello RLI (Registrazione Locazioni Immobili) entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. Significa che, ad esempio, per un contratto stipulato l’1 gennaio 2019, la richiesta di passaggio deve essere effettuata entro il 31 gennaio 2020 e servirà per il 2020, mentre per l’anno successivo il termine ultimo sarà il 31 gennaio 2021. E via di questo passo.

In caso di contratto d’affitto per negozi e botteghe, la decisione verso la cedolare secca si dovrebbe prendere al momento stesso della registrazione, in modo che si applichi per tutta la durata dell’accordo. In realtà rimane in vita anche l’opzione ripensamento. Vi si può infatti accedere in seguito, con riferimento agli anni successivi. L’importante è che venga esercitata entro la scadenza prevista per il versamento dell’imposta di registro. Un’operazione questa che deve avvenire ogni anno. In poche parole, la scelta deve essere compiuta trenta giorni prima della scadenza dell’annualità stessa.

di Giulia Dallagiovanna

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