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Lo smart working cambia le priorità per gli uffici: ora la qualità dell’immobile conta di più

Modernità. È questa la parola chiave per gli utilizzatori di spazi a uso ufficio secondo una ricerca di World Capital su un campione di società all’interno del panorama economico/finanziario E si traduce quindi in immobili costruiti meno di dieci anni fa, con un layout interno contemporaneo (per l’85% degli intervistati); oppure in immobili di nuova costruzione (per il restante 15%).

La causa di questa tendenza? Stando all’analisi, grazie allo smart working si riscopre una particolare attenzione verso la qualità dell’immobile, aspetto già importante negli anni precedenti e che la pandemia ha ulteriormente accentuato. Salute, confort e benessere della persona sono parametri fondamentali e con un peso sempre più forte nelle valutazioni dei tenant.

L’evoluzione degli uffici in chiave tecnologica

La modernità ricercata negli immobili destinati a ufficio è strutturale. Sempre secondo quanto emerso dalla Survey di World Capital nuovi sistemi tecnologici saranno driver di scelta essenziali: dai dispositivi touchless per diminuire i contatti alle stazioni di sanificazione; fino ad arrivare alle IoT, che porteranno a un maggiore decentramento degli spazi dedicati ai server in appositi Data Center.

Oggi la tendenza degli utilizzatori, ma anche degli investitori è quella di orientarsi su immobili ad uso ufficio di valore e di qualità. Sicuramente lo smart working continuerà ad essere massicciamente utilizzato anche durante il 2021. I nuovi sviluppi immobiliari direzionali dovranno dunque tenere conto di questa tendenza, che oggigiorno si conferma il new normal di molte aziende.

Andrea Faini, CEO di World Capital

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