Mancano ancora i dati ufficiali dell’Agenzia delle entrate, ma si può ritenere che a Milano, nei primi nove mesi del 2021, siano stati venduti tra i 26 e i 27 mila appartamenti, cifra in linea con i dati del 2019.
Questo sarebbe un dato tranquillizzante se non fosse che nel 2021 le case messe in vendita sono risultate essere oltre 45mila. Come leggere questo dato?
Come evidenziano le analisi di mercato, ciò vuol dire che:
- i tempi di vendita per le case appetibili (grandi dimensioni, bella zona, immobile luminoso) nello scorso anno si sono ridotti anche a poche settimane;
- le case nuove sono state prenotate prima della chiusura del cantiere (ci sono, infatti, quasi 20mila alloggi che non hanno trovato un acquirente).
Emanuele Barbera, a capo del Gruppo immobiliare Sarpi spiega: «Secondo i nostri dati ci sono a Milano circa 8mila appartamenti in vendita da più di un anno».
Milano: costi europei e stipendi italiani
I numeri cui si riferisce Emanuele Barbera sono tratti da una ricerca curata da Sarpi e da Fides adv riguardo l’evoluzione del mercato immobiliare nel 2022 effettuata su quattro città italiane, con un focus sul capoluogo lombardo.
“Un immobile che resta così a lungo sul mercato è offerto a un prezzo sbagliato per le sue reali qualità perché è parametrato su un prezzo del nuovo che arriva a 5mila euro al metro quadrato in zone periferiche, un valore che non ha riscontro in nessun’altra città italiana”.
Secondo Barbera la spiegazione è che “Milano è l’unica metropoli europea e va confrontata con le altre capitali continentali e non con il resto del Paese. Tutto giusto se non fosse per un particolare: le famiglie normali a Milano hanno redditi in linea con quelli italiani e non con quelli europei”.
Linda Compagnoni
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