Le richieste di mutui e surroghe da parte delle famiglie italiane nel terzo trimestre del 2021 hanno registrato un calo del 22,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il crollo sarebbe dovuto principalmente al fatto che nello stesso trimestre del 2020 si erano accumulate tutte le istruttorie rimaste inevase durante il lockdown primaverile.
Questo e altri dati emergono dall’analisi delle richieste registrate sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF. Vediamo più nel dettaglio i trend su scala nazionale.
Mutui per under 35
Sempre relativamente al terzo trimestre 2021, si registra un aumento dell’attività del segmento degli under 35 (+2,2%), che arriva a impattare sul totale con un 33,5%.
L’incremento dell’interesse per il settore immobiliare da parte di questa fascia d’età sembra favorito dalle misure adottate con il Decreto Sostegni bis: l’importo medio sfiora i 139.500 euro e l’interesse degli under 35 si attesta vicino ai massimi storici.
Aumentano gli importi per i mutui richiesti
Il periodo preso in esame risulta essere caratterizzato anche da un’altra tendenza: l’incremento del 5,8% dell’importo medio richiesto rispetto allo stesso periodo del 2020. Si tratta del terzo valore più elevato registrato negli ultimi dieci anni.
Per quanto riguarda la distribuzione per fascia d’importo, le richieste per somme tra 100mila e 150mila euro stanno rappresentando l’opzione preferita dagli italiani. Questa soluzione impatta sul totale con un peso del 28,4%.
Al secondo posto, con il 27,5%, troviamo la classe d’importo tra 150mila e 300mila euro mentre le classi sotto i 75mila euro rappresentano poco più di 1/5 del totale.
La distribuzione delle richieste
Dall’analisi della distribuzione delle richieste, per durata, risulta che:
- la classe più richiesta sia quella tra i 16 e i 20 anni, con un 25,8% del totale;
- in seconda posizione si trova la classe tra i 26 e i 30 anni, con un 24,5% del totale;
- i piani di rimborso tra i 21 e i 25 anni pesano circa il 24,4% del totale.
Analizzando tutti i dati risulta che circa 8 richieste su 10 prevedono piani di rimborso superiori ai 15 anni: risultato che conferma la preferenza delle famiglie per soluzioni meno pesanti possibile sul bilancio familiare.
di Linda Compagnoni
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