Gli interessi passivi di un mutuo della casa sono un costo oneroso che grava sul prestito. Sono gli interessi che deve pagare chi beneficia di un mutuo concesso dalle banche. Rappresentano il costo stesso del denaro prestato per pagare l’immobile.
Anche queste spese sono detraibili quando si consegna la dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che vanno indicate al rigo E7 del modello precompilato 730 che solitamente compila un commercialista o un addetto alle pratiche del patronato.
La detrazione ottenibile è pari al 19% degli interessi passivi e di spese riguardanti un contratto di mutuo. Il limite degli interessi passivi per il mutuo prima casa è pari a 4.000 euro l’anno.
Ma cosa accade in caso di cambio di residenza? Posso scaricarli?
Dipende. Facciamo un esempio concreto. Se si cambia residenza, restando intestatario del mutuo e dell’appartamento lasciato, nel 730 precompilato da consegnare nel 2022 si possono detrarre tutti gli interessi passivi del mutuo del 2021? Oppure contano solo i ricalcoli del periodo da gennaio a maggio 2021?
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che la detrazione Irpef del 19% degli interessi passivi e dei relativi oneri accessori spetta solo per il periodo in cui l’immobile è utilizzato come abitazione principale, ossia dove abbiamo la residenza o la fissa dimora.
In caso contrario, non sarà possibile detrarre gli oneri dal periodo d’imposta successivo.
Il principio della residenza principale conta anche nel caso in cui dovessimo decidere di tornare a vivere in quell’immobile.
Quando si possono detrarre gli interessi?
Gli interessi si possono detrarre nei seguenti casi:
- In caso di mutuo prima casa;
- Per il mutuo della seconda casa;
- Per un mutuo per ristrutturazioni sulla prima casa.
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