Applicazioni che facilitano l’interazione fra cittadino e municipio, wi-fi pubblico e rilascio degli open data: sono alcuni dei parametri che hanno permesso a FPA, società del gruppo Digital360, di stilare la classifica dei comuni italiani più digitalizzati.
Per il secondo anno di fila è Firenze a salire sul gradino più alto del podio, seguita da Milano e Bologna. Esaminiamo nel dettaglio questa particolare graduatoria e vediamo perché si tratta di un tema molto importante anche in merito ai fondi del Pnnr.
Digitale, fanno meglio le grandi città del Nord
L’indagine ICity Rank 2021, presentata di recente in occasione di FORUM PA Città, ha esaminato 107 comuni capoluoghi sulla base di otto indici, tra cui l’implementazione della rete wifi pubblica, l’accessibilità e la chiarezza dei siti istituzionali, la presenza di app comunali e l’utilizzo dei social media.
In generale ciò che emerge osservando le prime 10 città è che i grandi centri del Nord sono più innovativi rispetto a quelli del Sud e hanno saputo sfruttare meglio l’accelerazione verso il digitale provocata dalla pandemia.
Oltre alle già citate Firenze, Milano e Bologna, la top 10 ci sono infatti:
- Roma,
- Modena,
- Bergamo,
- Torino,
- Trento,
- Cagliari,
- Parma.
In fondo alla classifica troviamo invece Agrigento, Avellino, Carbonia, Isernia e infine Enna.
Il ritardo nella trasformazione digitale coinvolge i capoluoghi meridionali e, più in generale, le città con meno di 5mila abitanti, anche se bisogna segnalare i casi positivi di alcuni piccoli centri come Pisa, Cremona e Bolzano.
Riflettori puntati sul Pnnr
Come spiega Andrea Rangone, presidente di Digital360, il ruolo delle realtà urbane sarà fondamentale all’interno del Pnnr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per questo saranno avvantaggiate quelle più innovative sul piano tecnologico, mentre andranno sostenute quelle più statiche.
di Laura Fabbro
Questo post Quali sono le città più “digitali” in Italia? In testa alla classifica c’è Firenze é pubblicato da Immobiliare.it.