Il Centro studi AstaSy Analytics di NPLs RE Solutions nel suo Report Aste 2021 pubblica un documento relativo alle unità immobiliari oggetto di asta in Italia nell’anno 2021. La Lombardia guida la classifica, seguita da Sicilia e Lazio. Per la prima volta la provincia di Roma supera Milano, aggiudicandosi il record per il numero più alto di esecuzioni immobiliari.
Aste immobiliari: ecco qualche dato
Secondo il report, in Italia nel corso del 2021 sono state 126.083 le unità immobiliari oggetto di asta, per un controvalore base di asta pari a più di 18 miliardi con un leggero aumento rispetto al 2020. Viene anche riportato che la chiusura dei tribunali, a causa della situazione pandemica, ha comportato un mancato recupero di quasi 4 miliardi di euro.
Le regioni maggiormente interessate
Tra le unità immobiliari oggetto di asta, il 42,15% appartiene alle regioni del Nord Italia, area che svetta sul podio, seguita dal Centro (27,75%), dal Sud (14%) e dalle isole (12%). Il report ha stilato una classifica anche in base alle differenti regioni: la Lombardia detiene il primo posto con il 18,63%, seguita dalla Sicilia (9,95%), Lazio (7,64%), Toscana (6,82%) e Veneto (6,72%). Queste regioni rappresentano insieme quasi il 50% del totale delle esecuzioni italiane.
Le province più coinvolte
Il report fornisce anche dei dati relativi alle province e, per la prima volta, Roma (5%) supera Milano (4%), con circa 6.000 aste pubblicate. A seguire si trovano: Pavia, Perugia, Napoli, Bergamo, Ancona (3%), Catania, Brescia, Cosenza, Palermo, Messina, Sassari, Torino e Macerata (2%). Viene citato anche il comune di Pioltello (Milano), dove è stato registrato un record di aste nel 2021, con un numero pro-capite abitanti/aste elevatissimo, ovvero un immobile all’asta ogni 55 nuclei familiari.
Le tipologie di immobili all’asta
Secondo lo studio, solamente il 46,34% delle unità immobiliari all’asta è riconducibile alla categoria “residenziale”, seguita dal 9,31% corrispondente a posti auto/box. Si riscontra un aumento rispetto agli anni precedenti di negozi, uffici e locali ad uso commerciale (10,71%). Vengono annoverati anche i cantieri (1,07%) e le strutture ricettive (0,47%).
I valori base d’asta
112mila lotti, cioè l’88% della composizione delle esecuzioni immobiliari, sono costituiti da beni il cui valore base d’asta proposto è inferiore a 250.000 euro. Pertanto, rispetto agli anni precedenti, gli immobili vengono aggiudicati a valori nettamente inferiori rispetto ai reali valori di mercato, creando un’ulteriore perdita di valore e di ricchezza.
di Letizia del Nero
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