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Residenziale, prezzi delle compravendite stabili nel primo semestre

Lo evidenzia l’Ufficio Studi Gabetti tramite interviste mirate alle agenzie dei suoi networks: nel primo semestre 2021, nelle grandi città si è registrata una variazione dei prezzi intorno al +0,3% rispetto al secondo semestre 2020. Una crescita modesta, quindi, che lascia però intravedere prospettive interessanti.

La rilevazione, infatti, prevede per la chiusura del 2021 una lieve crescita dei prezzi. A spingere l’Ufficio Studi di Gabetti verso questa valutazione sono più fattori, tra cui l’auspicio di una politica della BCE favorevole e il vantaggio fiscale del Superbonus 110%, che funge da stimolo alla domanda di abitazioni usate da riqualificare anche con ricorso a credito.

Il mercato immobiliare nelle grandi città

L’analisi di Gabetti prende in considerazione le 8 maggiori città italiane per popolazione, dove le compravendite sono cresciute del 39,4% rispetto al primo semestre 2020 (periodo che ha sicuramente risentito di lockdown e delle misure restrittive) del 9,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. I valori sono addirittura maggiori se si prendono in considerazione le rispettive province, che hanno registrato una variazione del +54,1% rispetto al primo semestre 2020 e del +21,3%.

Tutte le città hanno segnato una ripresa dei volumi pre-pandemia: nello specifico, Genova ha segnato una crescita del +21% rispetto al 2019, seguita da Roma (+14,7%) e Torino (+12%). Bene anche Firenze (+10,6%) e Palermo (+9,4%). Crescite più contenute a Bologna (+4,2%) e Napoli (+6,1%), mentre si stabilizza Milano (+0,6%).

I tempi di vendita delle abitazioni

I tempi medi di vendita nelle grandi città sono in lieve calo, su una media di 4,4 mesi, rispetto ai 4,5 del 2020.

Interessanti anche i dati che riguardano gli sconti medi tra prezzo richiesto dal venditore e prezzo di chiusura della trattativa per le grandi città: nel primo semestre dell’ano questo rapporto è sceso lievemente, passando all’11,3% per l’usato. Anche questa media vede in realtà una sensibile differenza tra immobili “a prezzo”, per i quali si riduce la percentuale indicata anche sotto il 10%, e quelli che invece vengono immessi sul mercato a prezzi non attuali, con successivi ribassi.

Nel 2021 il mercato residenziale ha mostrato una decisa ripresa rispetto alle conseguenze dell’emergenza sanitaria che, nel 2020, avevano portato a un calo delle compravendite. I dati del primo semestre hanno infatti segnato una crescita del 20% rispetto ai dati pre-pandemia, del 2019. Per il secondo semestre del 2021 ci aspettiamo una crescita delle compravendite, supportata da una politica della BCE favorevole, dai vantaggi fiscali previsti dal Superbonus 110% e dagli altri incentivi introdotti dalla Legge di Bilancio.

Marco Speretta, direttore generale Gruppo Gabetti

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