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Richiedere un prestito personale: quali sono i rischi e gli oneri?

Richiedere un prestito personale comporta diversi rischi e oneri. Bisogna valutare attentamente diversi fattori. La richiesta di un prestito è un passo importante per le famiglie, specie quando si investe sulla prima casa.

Gli esperti suggeriscono alcuni consigli e alcuni errori comuni da evitare per ottenere dei prestiti convenienti. Eccoli gli sbagli più frequenti:

Richiedere un prestito per saldare altri prestiti.

È un grosso errore perché difficilmente le banche concedono prestiti personali che permettono ad un utente di pagare le rate di altri finanziamenti.

La soluzione ideale invece prende il nome di consolidamento debiti: questa soluzione permette agli utenti di pagare una sola rata, la quale andrà a coprire i vari prestiti che sono stati richiesti e che non si riescono a sanare.

Inviare più di una richiesta di prestito contemporaneamente

Con il database utilizzato dalle banche, gli istituti di credito possono anche visualizzare quante richieste di prestito personale sono state effettuate.

Le banche hanno a disposizione l’elenco dei Sic e il Cai con all’interno la lista dei cattivi pagatori.

Inviare una richiesta di prestito frequentemente

Serve pazienza e attesa quando una domanda viene rifiutata. Bisogna attendere che la richiesta venga cancellata dal database.

Dimenticarsi della liberatoria

Bisogna chiedere la liberatoria anche in caso di rifiuto della concessione di un prestito.

Se la liberatoria non viene richiesta da parte dell’utente, la banca potrebbe respingere d’ufficio qualsiasi altra domanda successiva. Per recuperare le operazioni passate archiviate senza liberatoria è necessario recarsi al CRIF e compilare la nuova domanda di prestito (qui per scaricare il modulo).

Il CRIF attesta ritardi e insolvenze nei pagamenti delle rate di un prestito e serve alle banche e agli istituti di credito per valutare l’affidabilità dei clienti.

Scegliere un garante non ideale

Il garante ideale per il nostro prestito non deve avere debiti o finanziamenti in corso. Soprattutto non deve essere un cattivo pagatore o avere un reddito basso.

Altri consigli

  • Leggere attentamente documenti e clausole;
  • Tenere d’occhio il TAN;
  • Controllare le spese accessorie che comporta un prestito;
  • Estendere la durata dell’ammortamento quando necessario e quando non si dispone di molte entrate;
  • Valutare l’opportunità di una assicurazione, che non è obbligatoria, a meno che non sia prevista esplicitamente nel contratto;
  • Il peso di una assicurazione potrebbe incidere sulla rata da consegnare per liquidare il prestito;
  • Consultare un esperto esterno o una persona fidata di famiglia.

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