I prezzi scendono e le transazioni, anche se di poco, aumentano. È, in estrema sintesi, l’istantanea sul mercato delle seconde case stilata da un report firmato da Fimaa e Nomisma e pubblicato dal Sole 24 Ore.
Seconde case, crescita lenta per le compravendite
Nel 2017 le compravendite di seconde case sono cresciute del 3,5% su base annuale: è il lago la meta più gettonata (+8% il dato, anche se nel 2016 c’era stata una crescita addirittura del 15,2%), perde terreno il mare dove le transazioni fanno comunque segnare un +4,8% (deciso ridimensionamento, però, rispetto al 19,9% del 2016). L’unica tipologia di località ad andare in negativo è la montagna: -4,3%, nel 2016 sempre su base annuale le compravendite erano aumentate del 23,5%.
Seconde case, prezzi in calo in tutta Italia
I prezzi, come detto, scendono ovunque. E lo fanno in modo omogeneo: al mare il calo maggiore si registra tra Abruzzo e Lazio (-4,1% per entrambe), seguite dalla Sardegna (-3,5%). Per le località di montagna e i laghi a guidare la spirale negativa è l’Umbria con il -4,5%, seguita anche qui dall’Abruzzo (-3,9%). Prezzi stabili, invece, in Friuli Venezia Giulia (-0,1%, montagna) e Puglia (-0,5%, mare). Flessione anche per il prezzo medio delle abitazioni turistiche in Italia (-2,5%), che in questo 2018 si attesta sui 2.173 euro/mq: un valore, questo, che va preso con la dovuta cautela visto che comprende punte massime come i 13mila euro/mq di Santa Margherita Ligure (Genova) e i 400 di Portorosa (Messina).
Le ragioni di chi compra una seconda casa
Infine, un dato interessante sulle ragioni che alimentano l’acquisto delle seconde case nelle località turistiche: l’utilizzo diretto nel 63% dei casi, l’investimento per il 16% e il restante 21% è rappresentato da un mix di queste due finalità. L’81% degli acquirenti sono italiani, il restante 19% è rappresentato da stranieri.
di Giovanni Marrucci
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