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Smaltire l’albero di Natale rispettando la natura (e le leggi)

La Befana è in arrivo e si porterà via tutte le feste, così attese e anche così veloci nel trascorrere. È tempo quindi di rimettere tutti gli addobbi e le lucine negli scatoloni e pensare a smaltire il proprio albero di Natale. Sia che si tratta di un esemplare vero sia che si tratti di uno sintetico che non vogliamo tenere per l’anno prossimo, ci sono delle semplici ma importanti regole da seguire. E bisogna farlo non solo per non incorrere in possibili sanzioni ma anche per rispettare la natura e smaltirlo in modo responsabile e sostenibile. Vediamo come.

L’albero di Natale vero e vivo

Fra chi sceglie di decorare a festa un esemplare vero di abete, qualcuno prende dai vivai le piante ancora dotate di radici e quindi vive. In questo caso il suggerimento è di chiedere già all’acquisto come funzionerà lo smaltimento una volta finite le feste. Molti vivai infatti attuano dei programmi di ripiantumazione e deposito: una sorta di foresta di alberi di Natale da curare in attesa che i proprietari tornino a riprenderseli l’anno successivo. Se così non è, una delle opzioni potrebbe essere quello di piantarlo nel proprio giardino ma sempre se le condizioni climatiche sono favorevoli. Ad esempio, l’abete rosso, uno di quelli più venduti, non può vivere a temperature calde e si adatta solo alle zone montuose. La cosa importante da evitare è quella di piantare l’albero, di propria spontanea volontà, in zone boschive: tanti potrebbero farlo pensando di far bene alla pianta e alla natura ma senza il controllo di autorità competenti si rischia di fare un danno a tutto l’ecosistema. Un’altra opzione sarebbe quella di chiamare il proprio Comune perché in tanti casi vengono organizzati dei programmi di recupero e ritiro per progetti speciali di piantumazione, seguiti da esperti.

Smaltire gli alberi veri ma senza radici

Gli alberi di Natale veri ma privi di radici si chiamano cimali o punte d’abete, piante destinate a diventare rifiuti da smaltire in quanto vanno sicuramente incontro al seccarsi. Se in casa si possiede una di queste piante ci sono diverse soluzioni per disfarsene in modo responsabile alla fine delle feste. Innanzitutto va detto che le parti piccole, come aghi e ramoscelli, possono essere messi in compostiera, mentre quelle grandi possono essere rotte e utilizzate come legna da ardere in camini, forni o barbecue. In alcuni comuni, poi, sono presenti appositi cassonetti per contenere e raccogliere le potature. Se non si vive in un luogo che prevede la raccolta di rami e tronchi, si può andare direttamente in una delle isole ecologiche della propria città che penserà al ritiro e allo smaltimento, molto spesso destinando la legna al concime. Anche in questo caso sarebbe opportuno informarsi con il proprio Comune perché spesso vengono organizzate delle raccolte porta a porta gratuite.

Smaltire gli alberi sintetici

Sebbene sia la soluzione meno sostenibile per avere in casa il simbolo per eccellenza del Natale, molte famiglie scelgono gli alberi sintetici. In quanto finti, spesso in plastica, vanno incontro a deterioramento o possono danneggiarsi, per questo alla fine delle feste in tanti scelgono di non riporlo in cantina ma di gettarlo. Quelli di piccole dimensioni, se tutti in plastica, possono essere smaltiti in questa sezione della raccolta differenziata – salvo diverse predisposizioni comunali. Ma quelli più grandi vanno necessariamente portati nelle stazioni ecologiche locali che procederanno all’opportuno riciclo.

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