Superbonus e abusi edilizi possono coesistere: è possibile usufruire dell’agevolazione anche per interventi realizzati su immobili che presentano irregolarità urbanistiche, ma le sanzioni non decadono.
Superbonus e CILAS: cosa prevede la norma
In ottica di semplificare la normativa, è stata introdotta la possibilità di utilizzare la CILAS – Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus per interventi sulle parti strutturali degli edifici e sui prospetti, agevolabili.
Nella CILAS, un modello di Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata studiato appositamente per il Superbonus, il tecnico attesta che i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti.
Dal momento che la CILAS può essere utilizzata solo per interventi agevolati con il Superbonus, è possibile riscontrare irregolarità quando, oltre al Superbonus, si usufruisce anche di altre detrazioni. In questi casi, occorrerà tornare ai titoli abilitativi ordinari (CILA).
Cosa succede in caso di Superbonus e abusi edilizi
Nel caso in cui le tolleranze costruttive superino il 2% delle misure previste, non è possibile ottenere i bonus edilizi: pertanto il Decreto Governance PNRR e Semplificazioni ha previsto una deroga. Gli interventi con abusi edilizi possono ottenere il Superbonus, ma vengono sanzionati secondo le normali procedure.
Gli unici casi in cui il Superbonus può essere revocato sono la mancata presentazione della CILAS, gli interventi che differiscono anche dalla CILAS, l’assenza dei dati richiesti (estremi del titolo edilizio) e la non corrispondenza al vero delle attestazioni. Inoltre, non si può ottenere il Superbonus in caso di abuso totale.
di Aurora Tamigio
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